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Tutta la verità sul Recupero Dati – Come scegliere un’azienda di recupero dati

Chi sono

Ciao, mi chiamo Leonardo Triassi e vivo nella sorridente e soleggiata Palermo. Mi occupo dal 2001 “professionalmente” di recupero dati e sono titolare dal 2005 della ditta RecuperaDati.it di Palermo.

Perché questo articolo.

I motivi sono semplici! In più di vent’anni di vita professionale (prima mi occupavo di programmazione e sviluppo web), mi sono reso conto di una semplice banalità: essere “molto” chiari e moralmente onesti, ti fa vivere “meglio” !

Cosa è il recupero dati

Semplicemente: il recupero dati è un insieme di tecniche utilizzate per riuscire a estrarre i tuoi dati da un qualunque supporto digitale e anche non, che per qualche motivo non è più accessibile.

Esempio, un Hard Disk esterno caduto accidentalmente a terra, una Pen Drive morsicchiata dal cane (… non vi dico quante me ne sono capitate), oppure un telefonino caduto dal quarto piano e poi scivolato in piscina, o più banalmente (ma non troppo) la semplice cancellazione involontaria dei file, ecc.

Cosa succede appena perdo i dati

Questa, secondo me è la parte più importante ! Qui mi dilungo un po’ ma è necessario.

Nel momento preciso in cui ti rendi conto che non riesci più ad accedere ai tuoi dati, la prima cosa che ti accade è un attacco di panico ! Nella mia carriera ho visto gli uomini più “forti” e “potenti” piangere come bambini. All’opposto bisognerebbe mantenere la calma e riflettere bene su come agire.

Questo è il momento più “serio” dell’articolo !

Piccola premessa. Chi ha già avuto a che fare con il mondo del recupero dati, avrà certamente sentito parlare di “donatori”, “trapianto di testine”, “camera bianca” o cose simili, insomma ha notato un linguaggio tipicamente usato nella medicina.

Effettivamente c’è una forte analogia e, proprio a partire da questa affinità, ti spiego perché i primi istanti sono i più importanti.

Se incorri in una disastrosa perdita di dati e non hai proprio idea o non hai mai avuto esperienza prima, tendenzialmente farai due cose (altrettanto pericolosissime):

La prima è chiedere ad un amico o parente “smanettone”, che forse ne capisce più di te, e che ti dice, “si si …. ci penso io”.
La seconda è cercare su internet soluzioni e/o software per recuperarli.

Ebbene, ritornando all’analogia medica e scongiuri vari, nel caso si abbia un male fisico, più o meno importante, andresti a farti curare dal tuo amico o cercheresti su internet la cura per il tuo caso ?

Credo proprio di NO !

Ti faccio un esempio. Se ti casca a terra un hard disk con box esterno USB, avendo questi per la maggior parte dei casi, un hard disk interno di tipo meccanico, spesso, la prima cosa che succede è che si compromettano le testine (è caratteristico sentire provenire dal disco un rumore intermittente tipo click clack). Queste sono appunto le testine di lettura dei piatti interni, parti delicatissime che possono danneggiarsi anche per una banale caduta di 20 cm. Le testine, quando leggono o scrivono i dati, “volano” a qualche micron di altezza dai piatti magnetici i quali ruotano alla velocità di 7200 giri al minuto o anche più.

Ora, se il tuo disco con le testine danneggiate e accartocciate a seguito della caduta, lo affidi ad un amico “esperto” oppure scarichi da internet un software per il recupero, i vari tentativi che si  faranno su questo “malato” potrebbero (all’80% dei casi è così) aggravare lo stato dei danni e rendere le operazioni di recupero, quelle vere, impossibili o costosissime. In pratica se tieni acceso il tuo disco esterno dopo la caduta, le testine potrebbero toccare i piatti e con la rotazione di questi, graffirli e renderli irrecuperabili per sempre.

Come recuperare dati

Questo discorso vale anche per gli altri tipi di supporti digitali, ad esempio una Pen Drive in cui, si è spezzata involontariamente la spina USB. Ebbene tentare la saldatura “fai da te” o dall’amico esperto, se non fatta correttamente, potrebbe bruciare il chip di memoria e rendere vano ogni altro tentativo anche professionale.

In sintesi, in questi quasi vent’anni di esperienza, posso affermare oramai un assioma: La probabilità di recupero dati è inversamente proporzionale al numero di tentativi che si fanno.

A proposito di cosa si fa quando si perdono i dati, mi stavo dimenticato di una terza cosa, ma non meno pericolosa. Rivolgersi ad un tecnico o centro informatico.

E con questo mi attirerò antipatie di quei pochi amici informatici che mi sono rimasti amici. Rivolgersi ai centri informatici è come vincere al superenalotto ! Perché ?

Gli informatici si dividono in due categorie. Quelli che hanno “coscienza” e quelli che non ce l’hanno !

E qui possono confermare anche i miei colleghi professionisti di recupero dati, NON ESISTONO nella maniera più assoluta centri di informatica che fanno anche recupero dati. O meglio esistono ma solo come rivendita del servizio, cioè poi si rivolgono a noi e rivendono il nostro servizio. Al mondo sono pochissime le “strutture” che fanno servizi informatici di vario tipo e contemporaneamente recupero dati professionale.

Il motivo, sempre per essere chiari, è semplicemente uno:
Il lavoro di recupero dati, impegna così tanto tempo che difficilmente è compatibile con altri servizi informatici. Infatti il tempo che impieghi per svolgere un servizio informatico generico, ad esempio da un negozio fisico che fa vendita al dettaglio o assistenza tecnica, non potrà essere minimamente equiparato come guadagno economico allo stesso tempo che impieghi se fai recupero dati. Esempio pratico, se un tecnico informatico impiega una giornata per assemblarti un pc, installare il sistema operativo e configurarlo e poi venirtelo a montare a casa, un tecnico specializzato in recupero dati produrrebbe un valore economico anche 10 volte tanto per lo stesso tempo.

Detto ciò, ci sono però gli informatici di cui parlavo prima, quelli che hanno una coscienza.
Sono quelli che NON fanno “esperimenti” con i tuoi dati, come il caso degli amici o parenti “smanettoni”.
Sono quelli che NON scaricano un software di recupero dati per vedere se un hard disk con la testina rotta resuscita da solo… ed intanto i piatti interni si graffiano irrimediabilmente.
Sono quelli che NON dicono “io faccio anche recupero dati” perché qualora l’abbiano fatto e ci siano riusciti, hanno avuto solo “culo”  e, con buone probabilità, era un caso abbastanza semplice (vuoi affidare i tuoi dati a chi potrebbe avere culo ?).
Sono anche quelli che capiscono il problema e ti consigliano bene su cosa fare e a chi rivolgerti. Magari se ne occupano loro di gestire il tuo problema e per questa consulenza è assolutamente corretto che ci guadagnino qualcosa, ma sicuramente non aggraveranno il tuo caso.

Detto ciò, spero sia chiaro quanto siano importanti i primi istanti.

Come funziona il processo di recupero dati professionale ?

Premetto intanto che, nella realtà, indipendentemente dalla natura, dall’entità o dalla circostanza che ha provocato la perdita di dati, ogni intervento di recupero ha le sue peculiarità e non è mai uguale ad uno precedente.
Tieni a mente che quasi tutti i processi di recupero dati, sono volti a ripristinare le condizioni di funzionamento dei supporti stessi, insomma a ripararli, anche solo temporaneamente, per poter, nello specifico, recuperare i tuoi dati.

Cercherò, per semplificare, di fare degli esempi considerando il caso peggiore di un hard disk caduto con testina danneggiata.

Le fasi

La prima fase è quella dell’analisi del problema.
Questa è la fase più difficile ed importante. Ritornando all’analogia in campo medico, se non si effettua una diagnosi corretta su un paziente, si rischia, con cure sbagliate di aggravare lo stato di salute o peggio !

Quindi, ad esempio, se il tuo hard disk è caduto a terra e sente la testina che fa click clack, non avrebbe molto senso tentare di sostituire la parte elettronica. Questa scheda, che si chiama PCB, ha un firmware specifico differente tra un disco e l’altro anche se è dello stesso modello o lotto di produzione. Questa pressi, abusata dagli amici smanettoni o dai tecnici informatici di cui sopra (quelli senza coscienza), aggrava certamente il problema.

Quindi, analisi del danno. Questa fase può essere più o meno lunga in base all’esperienza acquisita negli anni dai tecnici del centro professionale di recupero dati.

A tal proposito molti centri di recupero dati hanno un costo di diagnosi. Nulla da ridire. Il tempo speso per analizzare il tuo supporto danneggiato ha un costo importante per l’azienda. Per il resto è solo una strategia commerciale.

La seconda fase è il preventivo.

Effettuata la diagnosi si comunica al cliente la diagnosi e quindi il preventivo di spesa. Se il cliente accetta si passa alla lavorazione che è l’ultima fase del processo (escludendo la copia dei dati, l’eventuale spedizione, pagamento, ecc)

A cosa devo stare attento se mi rivolgo a dei professionisti di recupero dati

Spesso non esiste una seconda possibilità!

Se un centro qualificato non riesce a recuperare i tuoi dati, per qualsivoglia motivo sia, esempio, mancanza di competenze tecniche, mancanza di attrezzature adeguate o semplicemente perché il cliente non accetta il preventivo forse troppo cospicuo, probabilmente non sarà più possibile intervenire nuovamente sul tuo caso.

Quindi la scelta deve essere ponderata.

Sintetizzo per punti gli aspetti da non sottovalutare quando scegli a cui affidare il tuo caso:

  • Stai attento a costi troppo bassi.
    A prescindere dalla scelta commerciale delle aziende che propongono costi “a partire da 0,99 euro”, è noto che le procedure di recupero dati hanno dei costi “importanti”. Quindi se ti rendi conto, che il tuo supporto potrebbe aver subito un danno grave, ad esempio è caduto a terra, ovviamente il costo sarà molto lontano dalle 0,99 euro. Purtroppo questo lo si capisce solo dopo aver spedito il tuo “paziente”.
    Questa è una tecnica di marketing abusata in diversi settori commerciali a cui siamo un po’ tutti abituati a difenderci da anni oramai. Ma presi dal panico e dall’angoscia che il danno possa, tra l’altro, causarci un esborso economico non previsto, ci si può cascare con gravi risultati.
  • Stai attento ai costi fissi per tipologia scritti sui siti delle aziende.
    Come detto in precedenza ogni caso è differente da un altro. Per un dispositivo potrebbe volerci un giorno e per lo stesso supporto con danno leggermente differente anche un mese.
    Ti consigliamo di chiamare sempre telefonicamente il centro di recupero dati e poi senza alcun indugio, richiedere un preventivo per email con i costi potenziali o indicativi (esempio un range di costo tra i 200,00 ed i 300,00 euro, oppure tra gli 800,00 ed 1000,00 euro ecc.).

E’ chiaro che in alcuni casi è molto difficile telefonicamente valutare un caso e quindi fare un preventivo di massima, pertanto l’unica soluzione spesso è spedire il supporto e poi incrociare le dita. Ma, ad esempio nell’approccio che ho io con il cliente, nell’80 % dei casi, sono in grado di stabilire un ordine di grandezza dei costi. Così il cliente ha già una idea e non riceve sorprese sgradite. Ricordati che spesso non esiste una seconda possibilità.

  • Non sempre le grandi aziende sono le migliori.
    Il servizio di recupero dati ad alto livello, può essere eseguito da una s.p.a. piuttosto che da una ditta individuale. Non è un termine di confronto da tenere in considerazione. Le attrezzature specifiche per il recupero dati, sono oramai alla portata di qualsiasi impresa che voglia fare un sufficiente ma modesto investimento. Quello che conta non sono solo le attrezzature e la struttura, per quanto fondamentali, ma la competenza e l’esperienza dei tecnici che ci lavorano, sia il singolo professionista che il team di tecnici specializzati.
  • Molti siti internet sono solo una vetrina !
    Ad oggi in Italia ci sono molti siti web che offrono servizi di recupero dati.
    Un gran numero di questi sono semplici rivenditori. Non fanno nulla se non rispedire a un centro “vero”. Quindi il vostro dispositivo farà il giro chissà dove e spesso anche all’estero.
    In questo modo, tra le altre cose, viene a mancare un aspetto fondamentale: Il contatto diretto. Inoltre, la gestione del tuo caso è più complessa, più lunga e spesso meno sicura.
    Controllate sempre che il centro esista sul serio. Deve esserci un indirizzo fisico del posto (controllate su Google Maps a cosa corrisponde realmente). Probabilmente la migliore soluzione è controllare che ci sia prevista la consegna a mano del supporto danneggiato. In questo modo ti garantisci la possibilità che esista sul serio il centro anche se poi decidi di spedire il supporto. Insomma che sia prevista la possibilità di vedere in faccia a chi lasci i tuoi dati !
  • NON esiste la garanzia di recupero.
    Sono numerosi i centri che ostentano risultati sicuri e percentuali di riuscita altissime. Ma chi le controlla? Chi garantisce che sia vero ?
    E’ solo un discorso di fiducia. Comunicazione millantante a mio avviso !
    Non tutti i casi si possono risolvere. E’ un dato chiaro e chi fa questo lavoro lo sa benissimo !

Spero di aver fatto un po’ più di chiarezza e di non aver dimenticato nulla di importante. Nel caso mi piacerebbe conoscere la tua opinione.

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2018-04-12T02:11:47+02:00 - RecuperaDati